Cerca nel blog

giovedì 29 dicembre 2011

Affinché si "spezzi la corda", medita e decidi

"Con l'inizio del nuovo anno il Gruppo di Studio AVSER invia questo messaggio di buon augurio, con la speranza che tutti gli italiani degni di questo nome ne recepiscano il significato e lo traducano in azione."

Caro amico,

mi giunge da un italiano con gli attributi una geremiade verace e circostanziata da diffondere. La diffondo, ma siccome la diagnosi serve a una mazza se non segue la terapia, ci aggancio una ricetta blanda che ritengo tuttavia risolutiva.

Leggi e facci un pensierino

Ciao, auguri per l’anno testé cominciato che nei sogni o per merito degli uomini di buona volontà sarà meno infelice del vecchio.

Affezionatissimo Silvano Valenti de Wiederschaun – San Bernardino in Avila.


ALLEGATO:

LO STATO chiede di aumentare l'età delle pensioni e pagare l’ICI sulla prima casa perché in EUROPA tutti lo fanno.

NOI CHIEDIAMO IN CAMBIO:

di arrestare tutti i politici corrotti, di allontanare dai pubblici uffici tutti quelli condannati in via definitiva perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure.

NOI CHIEDIAMO

di dimezzare il numero di parlamentari perché in EUROPA nessun paese ha così tanti politici!!

NOI CHIEDIAMO

di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e senatori, perché in EUROPA nessuno guadagna come loro.

NOI CHIEDIAMO

di poter esercitare il “mestiere”di politico al massimo per due legislature come in EUROPA tutti fanno!!

NOI CHIEDIAMO

di mettere un tetto massimo all’importo delle pensioni erogate dallo Stato (anche retroattive), max 5.000,00 euro al mese di chiunque, politici e non, poiché in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 37.000,00 euro al mese di pensione come avviene in ITALIA

NOI CHIEDIAMO

di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure mediche ai familiari dei politici poiché in EUROPA nessun familiare dei politici ne usufruisce come avviene invece in ITALIA dove con la scusa dell’immagine vengono addirittura messi a carico dello Stato anche gli interventi di chirurgia estetica, cure balneotermali ed elioterapioche dei familiari dei nostri politici!!  á

CARI MINISTRI

non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello stato sino al 18° anno d’età, il 90% degli asili e nidi sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro come gli asili statali italiani!!

IN FRANCIA

le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe più altri bonus in base al numero di figli.

IN FRANCIA

non pagano le accise sui carburanti delle campagne di Napoleone, noi le paghiamo ancora per la guerra d’Abissinia!!

NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude un occhio, a volte due, un orecchio e pure l’altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta spezzando.

Chi semina vento, raccoglie… tempesta !!!

SE APPROVI, PUBBLICA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!!!





AGGIUNGO DI MIO:



VUOI  ATTERRARE  IL MOSTRO? FA LA TUA PARTE:

La disfatta del ’45 ci ha tolto vasti lembi di territorio e indipendenza, chiavi di casa e dignità; e per sommo scempio ci ha elargito la democrazia che, almeno come l’abbiamo subita per oltre mezzo secolo, non è governo di popolo ma suicidio di popolo.

La nostra ‘democrazia’ offre il peggio, quella altrui dà la possibilità di scegliere nel mazzo della mediocrità, fra squallidi soggetti dei quali il più pulito ha la rogna. Tedeschi, francesi e pochi altri hanno scelto la rogna e sono alquanto meno depredati di noi italiani. Fuori metafora: hanno scelto i meno sudici e i meno ladri che hanno elargito ai sudditi i ‘privilegi’ anzidescritti.

Aprite gli occhi alla realtà: l’Italia sta precipitando nella dissoluzione definitiva, gli italiani sono alla soglia della miseria materiale oltre che morale alla quale i più sono assuefatti. La redenzione – non parlo di quella promessa ai gonzi da una Chiesa in peccato mortale che regge il sacco ai pirati democristi  e marxisti – non si consegue con proteste e piagnistei, e tantomeno con struggenti rimpianti nel ricordo dell’Uomo appeso per i piedi che governò senza rubare e costruì nuove città, non castelli di chiacchiere. Volete liberarvi dalla canaglia? Passate ai fatti. Occhio per occhio, dente per dente: chi colpisce nella borsa sia colpito nella borsa.

Come fare? Caro lettore che scuoti la testa rassegnato e mi giudichi matto, datti una smossa e se ci riesci fa come me e se puoi più di me. Tu non mi crederai, ma chi mi conosce sa che uso le gambe e non più l’auto, che acquisto il minimo necessario nelle bottegucce alla faccia delle Coop che arricchiscono i caimani rossi. Quanto all’informazione da anni ho rinunciato a radio, tv, quotidiani e periodici. Niente spettacoli, niente libri che diffondono incultura e proposte oscene della sovversione rossa; mi limito alla navigazione in rete che mi consente di sapere e di far sapere quel che voglio quel che mi occorre e mi piace; e mi ristoro con buona musica e cine-capolavori su CDR acquistati a prezzo onesto a Caracas. E infine: alla faccia dei miei ottantotto anni, senza acciacchi, persisto nell’attività fisica che infonde coraggio e tonifica la mente. Posso permettermi di fare tutto questo perché sono un pitagorico, poco mansueto, ma inattaccabile dal virus democratico.

Ma tu? Attossicato al limite dal Sistema sei stremito e non ce la fai? Beh, almeno reagisci con piccoli‘ tagli’ che scalfiranno d’uno zinzino i grossi ‘tagli’ che ti sgomentano.

O aspetti alla finestra, senza sacrificare un’unghia, che la baracca sia atterrata da una sacrosanta insurrezione popolare? Pensi di guadagnare stando con le mani in mano? Gutta cavat lapidem; sine sacrificio non est redemptio. Non intendi il latino emarginato come ‘fascista’ e antidemocratico? Traduco a senso: goccia a goccia si scava anche la roccia. Senza lilleri non si lallera. Se vuoi recuperare libertà e dignità e salvare gli spiccioli che ti restano in tasca devi pur fare qualche rinuncia.   

Se non ce la fai a rinunciare togli la terra sotto i piedi alla tirannide democratica a colpi di spillo. O vuoi l’asina e i trenta danari? Al più, con poca fatica, puoi avere la pulce e il centesimo che vale. Ti dico subito come guadagnare l’una e l’altro.

Non perdere l’occasione di dare una puncicatina alla Bestia. “Tutto serve” diceva ilnostromo che faceva pipì in mare. Un esempio: quando ti abbeveri al teleschermo prendi nota dei prodotti pubblicizzati e boicottali. Sai bene che il produttore recupera l’importo versato alla Rai per la pubblicità alzando il prezzo del prodotto e sai pure che se acquisti quel prodotto aggiungi ancora un nocciolino al già esoso canone Rai. Puo invece acquistare prodotti non  reclamizzati in TV, magari di qualità migliore, risparmiando quale euro. E dài così la puncicatina al Mostro. Immagina che ogni italiano scarnificato dal Sistema, dia un piccolo taglio del genere non solo nelle compere giornaliere ma in ogni altra occasione  – anche fiscale, signorsì – di lì a un paio d’anni il Mostro si morderebbe la coda.

Se sei d’accordo datti una regolatina e diffondi questo fervorino per rete e magari a stampa. Se lo stampi, mettine una copia sotto il tuo cuscino e scorrilo dopo la preghierina al Signore Iddio che, si suol dire, non paga il sabato ma alla fin fine pareggia i conti.

sabato 17 dicembre 2011

1866 a più voci - Achille Ragazzoni


Un trentino caporale dell'esercito austriaco e due garibaldini raccontano la terza guerra d'indipendenza sul fronte giudicariese partendo da punti di vista diversi, ma accomunati dalla stessa umanità e dallo stesso spirito <<cavalleresco>> completamente scomparso dalle guerre del XX secolo.
Il testo di Valerio Deflorian era fin qui inedito, quello di Ulisse Barbieri non veniva più ristampato integralmente dal 1866 e quello di Giovanni Saccomani dal 1911.
I diari sono introdotti da Achille Ragazzoni, che offre una sintetica visione della guerra del 1866, anche nell'ottica della riscoperta della cosidetta <<scrittura storica popolare>>, recentemente rivalutata dalla storiografia più sensibile alle vicende della <<gente comune>>.

INDICE

Presentazione - pag. 7
Introduzione  - pag. 9

Giovanni Saccomani 
Rimembranze di un fantoccio - pag. 29

Ulisse Barbieri
Scene del campo - I volontari nel Tirolo -
Memorie d'un garibaldino - pag. 47

Valerio Deflorian
Giornale dei avenimenti durante la guerra del 1866 - pag. 89

Bibliografia - pag. 107


I FUOCHI DEL MONTE

Splendon fuochi alla montagna!...
Sentinella!... chi va là!... 
Viva Italia e Garibaldi!...
Accenniam dove si va...

Come il fuoco avvampa e avvanza,
Camminiam per valli e monti,
Per mostrar le nostre fronti,
Fermi al lampo struggitor...
Denso il velo della notte
Tutto copre l'orizzonte,
Pur scintilla su quel monte
Una fiamma e s'alza al ciel!
E' il saluto che il fratello
Riconcambia col fratel!...

La fatica dei diruppi
Di?... Figliuol non ti spaventa?...
L'imboscata che ti tenta
Al sospinger d'ogni pie?...

Tenti pure l'imboscata
Il moschetto tirolese
Gli sarà così palese
Come in faccia a Lui, si sia.
Vogliam dire a Garibaldi
Che ciascun per Lui morrà!...

Splendon fuochi alla montagna,
Sentinella!... Chi va là!...
Viva Italia e Garibaldi!
Accenniamo dove si va...
Ma non temi che bersaglio
Del nemico che t'aspetta
Non ti colga dalla vetta
Colla bomba il cannonier?...

Se scagliata dal tedesco,
Ben venuta la bombarda!...
Che a rispondergli non tarda
Dal suo posto l'artiglier!...

Sovra i capi a tenda i cieli
I macigni ad origliere,
Il pensier drizziamo aneli
Alla patria ed al dovere.

Camminiam tra le procelle
E con esse il nostro grido
Scorre altier di lido in lido
Di vittoria annunziator!...

Splendon fuochi alla montagna!...
Sentinelle!... Chi va la?...
Siam fratelli che portiamo
Dietro a noi la libertà!...


Disponibili diverse copie del volume presso il Gruppo di Studio AVSER