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mercoledì 27 luglio 2011

La Vetrinetta II - Hanno scritto di noi

"Suso in Italia bella giace un laco,
a piè de l'Alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, c'ha nome Benaco"
(Inferno, XX, 61-63)


L'Alto Adige è provincia d'Italia a me molto cara, non solo come estrema propaggine settentrionale della Patria dai tempi di Druso, ma anche perchè vi trascorsi sin dall'infanzia numerose estati presso i miei zii residenti a Lagundo, comune alle porte di Merano noto per la fabbrica della birra Forst.

A proposito dell'Alto Adige, voglio ricordare l'opera patriotticamente meritoria del Centro Studi Atesini, che ha sempre difeso l'italianità dell'Alto Adige con la ricerca e la diffusione culturale, in particolare dando alle stampe pregevoli volumi che consiglio a tutti.


Breve storia del Centro Studi

Il Centro di Studi Atesini è stato fondato il 12 ottobre del 1967 con il nome originario di Centro di Documentazione Storica, da un gruppo di appassionati cultori di storia locale guidati dall’allora direttore dell’Archivio di Stato di Bolzano prof. Ferruccio Bravi, autore di saggi e collane a carattere storico.
Il Centro è oggi diretto dal prof. Marco Bettoni Pojaghi, docente, studioso e critico romano da diversi anni operante a Bolzano, che è subentrato al fondatore trasferitosi per motivi familiari a Torre del Lago (Lucca).
Modificata nel 1982 la denominazione nell’attuale “Centro di Studi Atesini”, il sodalizio prosegue l’attività mantenendo e sviluppando lo scopo precipuo di promuovere lo studio e la conoscenza dell’area atesina, con particolare attenzione alla comunità di lingua italiana.
Nello spirito dell’articolo 4 dello Statuto, il Centro esplica la sua attività attraverso studi originali sulla scorta di fonti affidabili e circostanziate. Promuove altresì ricerche storiche, analisi sociali, conferenze, dibattiti, pubblicazioni di testi e quant’altro concorra al conseguimento dei fini d’istituto.
Il Centro ha finora curato e diffuso un centinaio di titoli in prevalenza concernenti i seguenti temi.

PROTOSTORIA E STORIA ANTICA: Reti, Etruschi, Romanità.
MEDIO-EVO e SEICENTO.
STORIA DEL RISORGIMENTO e IRREDENTISMO.
BIOGRAFIE: Wolkenstein, Hofer, Zancani, Ruazzi, E. Pound, P. F. Calvi.
CULTI PREROMANI: Etruschi e Reti.
LINGUISTICA: Toponimia atesina, linguistica preromana, dialetti dolomitici e tridentini.

Il CSA ha adotato il sigillo medioevale di Bolzano che riprende lo stemma originario della città raffigurante il Principe Vescovo di Trento, fino al 1277 Signore di Bolzano, benedicente dalle mura merlate guelfe. 
Leggenda: Sigillvm Boni Bvrgi Bolsani.


Due parole sul prof. Bravi,
che ebbi a conoscere personalmente quando abitavo in Toscana (dove egli si trasferì dall'Alto Adige).
Nato l'otto aprile del 1923 a Roma, ma di ascendenti trentini, a diciannove anni partì come volontario di guerra, alla quale partecipò dal 1943 al 1945. Conclusa l'esperienza bellica e terminati gli studi universitari divenne archivario dell'Archivio di Stato di Bolzano e docente di paleografia. Per alcuni anni svolse anche il ruolo d'insegnante nei licei. Autore di pubblicazioni glottologiche, di saggi letterari e storici, nel 1967 fu cofondatore del Centro di Studi Atesini (CSA) di Bolzano, che diresse fino al 2000, portando avanti con coraggio e tenacia una lotta culturale per la difesa dell'identità italiana nei territori del Trentino e dell'Alto Adige. Da più di un decennio risiede a Torre del Lago (Lucca), dove mantiene vivo il piccolo "Gruppo di Studi AVSER".

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