Un
tempo, quando l'Italia non era ancora immemore del suo passato, ma
tendeva a valorizzarlo a dovere, il 21 aprile era una data
riconosciuta dai più. La fondazione di Roma rappresentava l'origine
mitico-simbolica, l'asse portante su cui s'imperniava la nostra
storia nazionale. Ed era un fiorire d'iniziative ed eventi in
occasione di quella data. Si celebrava la gloria di un passato che a
piccoli passi avrebbe dovuto ispirare e lanciare la nuova Italia alla
ribalta sul frenetico scenario della modernità. Perché ogni
comunità che si rispetti, come un albero, deve necessariamente
mantenere salde le proprie radici se vuole spingere i suoi rami verso
il cielo. E dopo lunghi secoli di divisione e servaggio, quale
migliore esempio se non l'antichità Romana, con il suo rigore, le
sue virtù militari e civiche, quale maggior modello a cui ispirarsi?
Tutti i padri del Risorgimento guardarono a Roma come ad un faro in
mezzo al mare. E dopo l'Unità, tanto la Monarchia che il successivo
Fascismo compresero la potenza insita in quel passato e fecero di
tutto per tenerne in vita la memoria.
Oggi
invece questa ricorrenza è sconosciuta ai più. Gli antichi Romani,
nell'immaginario collettivo, assomigliano per lo più a quei curiosi
“centurioni” che bazzicano nei pressi del Colosseo, parlano in
romanesco e si fanno fotografare dai turisti. A ciascuno il suo,
verrebbe da dire in modo cinico.
Ma
non possiamo demordere. Siamo figli della Saturnia Tellus. Volenti o
nolenti, portiamo iscritta in noi un'eredità millenaria, che nei
momenti più difficili ha saputo tradurre lo smarrimento in rinnovata
coesione. Dobbiamo mantenere fede al motto che per noi dell'AVSER è
il più caro: CONCORDIA PARVA CRESCVNT (con la Concordia anche le
piccole cose crescono). Concordia, ecco la parola magica. Di questo
ha bisogno più che mai l'Italia nostra, di una rinnovata Concordia
Nazionale, capace di farci ritrovare la gioia di avere un destino
comune da seguire. Questo è il migliore augurio che ci sentiamo di
fare all'Italia e agli italiani in questa solenne data.
Sandro
Righini
Gentile Sandro, la ringrazio di cuore per questo articolo e auguro a Lei e a tutto l'AVSER (A_nche V_oi S_iete E_ccelenti R_omani)un prospero e felice Natale di Roma.
RispondiEliminaCappanigra
Grazie per il vostro apprezzamento Sig. Cappanigra. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare un contributo. In alto i cuori!
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