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venerdì 16 settembre 2011

Parole d'oro di Tesero, Fiemme e Foravia - Ferruccio Bravi e Tarcisio Gilmozzi




DIVAGAZIONI FRA LINGUA E TRADIZIONE
A CURA DI
FERRUCCIO BRAVI E TARCISIO GILMOZZI

    ILLUSTRAZIONI FUORI TESTO
DA DIPINTI DEL PITTORE FIEMMESE
BEPI ZANON

SOMMARIO

- INTRODUZIONE - 5
- ANDIAMO A NOZZE - 9
- QUATTRO RUOTE D'ALTRI TEMPI - 12 
- DUE TRE PAROLE IN FAMIGLIA - 14
- A TAVOLA NON S'INVECCHIA - 18
- GLI GNOCCHI DI GARIBALDI - 20
- ACQUA E VINO I - 22
- ACQUA E VINO II - 27
- IL BUCO NELLA CIAMBELLA - 33
- DICIAMO SI - 35
- <<CERCATI AL COLLO E TROVERAI LA SOGA>> - 37
- FUOR DI GALATEO - 39
- PAROLE IN LIBERTA' - 42
- PAROLE CHE PARLANO DA SOLE - 42
- PAROLE AL SETACCIO - 51
- UNA <<S>> CON TANTO DI CAPPELLO - 55
- NEL BLU DIPINTO DI BLU - 59
- LA ROSA ROSSA - 61
- PAROLE DI COLORE OSCURO - 64
- PAROLE BIFIDE - 67
- QUA SOPRA SOTTO IN NESSUN LUOGO - 70
- LA FAMIGLIA DEL CUCCO... - 73
- ...E DELLA BACCA - 75
- E' PRIMAVERA - 77
- NEL SEGNO DI SATURNO - 80
- <<ROBE DA MATI>> - 83
- CASTIGO DI DIO, CASTIGO DELL'UOMO - 87
- CON LA BUONA VOLONTA' - 90
- LATINO E BELLO - 93
- SOLDI, SOLDI, SOLDI - 97
- I RACCONTI DELLE VEGLIE (filò) - 100
- MEGERE E NINFE DALLE MOLTE VITE - 105
- I FRANTUMI DEL MITO - 110
- IL CIELO TI ASCOLTA - 116

- INDICE LESSICALE - 121

- GLOSSARIETTO DEI TERMINI LINGUISTICI - 131
- OPERE CONSULTATE - 134
- REPERTORIO ANALITICO - 143



BREVI ESTRATTI DALL'INTRODUZIONE

"Queste pagine raccolgono una selezione (corredata di note) della rubrica <<Parole de or>> che per molte domeniche ha intrattenuto gli ascoltatori di Radio Fiemme 104. Perché Parole d'oro? Presto detto: nella nostra valle sopravvivono voci che conservano l'antico suono e la carica espressiva originaria. Alcune, ricche di significato e robuste nell'articolazione, hanno colore e musicalità da competere con le consorelle toscane; altre, come certe bacche mature, hanno un contenuto denso e succoso da valere un discorso. Gli autori hanno scelto più di duecento di queste parole, in buona parte desuete o poco note, ne hanno spiegato il significato e le origini, le hanno inserite in un quadro d'ambiente con occasionale richiamo alla saggezza e alla serena quiete del buon tempo antico. L'oro delle parole, infatti, non sta nel vocabolo in sé, ma essenzialmente in ciò che esso contiene, vale a dire nel portato ideale e affettivo che vi è racchiuso."

"L'amore per la cultura locale è degno di lode e va incoraggiato, ma non deve rinchiudersi - come avviene spesso - nel guscio del proprio particolare, tagliando i fili che collegano la propria cultura ad altre di maggior respiro  di cui essa è derivazione o parte integrante."

"L'opportuno raffronto di parole nostre con quelle altrui mira a valorizzare ogni elemento che possa ricondurre la parola a più vasta unità linguistica: è noto che tale unità, per il fiamazzo, è quella dialettale veneta a monte della quale è la lingua di Roma." 

"Dove opportuno l'esposizione è stata ravvivata da notizie di costume e di storia regionale, da divagazioni a volte erudite, ma sempre utili ad arricchire la cultura di chi legge. Oggi per la verità si legge poco e la cultura è apprezzata pochissimo. E' un segno negativo dei tempi. Può darsi che fra i tanti diritti del cittadino ci sia anche il diritto di restare ignorante; ma è certo che fra i doveri dell'Uomo c'è il dovere di istruirsi e d'istruire. Ma questo è un altro discorso. Quel che preme è che queste pagine siano apprezzate e possano comunicare al lettore, o rinsaldare in lui, l'amore per certe vecchie parole che hanno dato voce alle nostre più sane tradizioni."  


Zanon è stato più volte elogiato come <<poeta della Natura>> e <<cantore dell'ambiente>>. Uno dei suoi più persuasivi 'messaggi ecologici' è affidato ad un dipinto pulito e più che mai alieno da ogni concessione modernistica. 
<<Camoci che va 'n amor>> (camosci in amore), in cui possiamo godere uno dei suoi incomparabili cieli foschi dai densi vapori con deboli squarci d'azzurro. In questo genere - giustamente definito <<sfida al tempo e alla mano dell'uomo che distrugge>> - l'artista obbedisce alla sua vocazione più che in altre espressioni artistiche, attingendo a quell'inesausto fonte che il Sagantini definiva <<limpida e fresca sorgente della Natura eternamente giovane, eternamente bella, eternamente vergine>>. 



Presso il Gruppo di Studio AVSER sono disponibili numerose copie del volume

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